Mauro Curreri, titolare e fondatore dell’azienda Television Spot Company, nato come attore e doppiatore, diplomato alla Scuola d’arte drammatica di Gigi Proietti, conseguito a Roma nel 1986, dal 1994 al 1995 frequenta il corso accademico specialistico di regia cinematografica e televisiva tenuto dal regista e produttore Steven Soderbergh (regista di Ocean's Eleven) presso l’Academy State United, di Los Angeles (USA) specializzandosi in Style system format art director . Nel 1996, dopo l’esperienza americana, approfondisce la formazione nel settore frequentando i corsi di operatore di macchina e tecniche di ripresa alla scuola di regia istituita dall’Isvor (Rai Tv) di Milano. Maturata l’esperienza nel campo cinematografico, inizia la sua carriera come Autore, Regista e Produttore. Dopo molteplici esperienze tra Format televisivi Spot pubblicitari e video musicali tra cui (2000) il montaggio del video musicale “ La Tua Ragazza sempre” di Irene Grandi e (2004) quello di “Chocolat” di Kylie Minogue. Alla sua seconda produzione cinematografica dopo “ Gli Eroi di Podrute” (2005) ( http://www.glieroidipodrute.it ), presentato alla 63° Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Arriva sul grande schermo "Settanta", la seconda prova cinematografica di MauroCurreri , che ripercorre scenari e atmosfere del famoso "Signori e Signore" di Pietro Germi. «Un'opera che vuole trasportare, in chiave moderna, le problematiche del film di Germi - afferma il regista -, analizzando valori fondamentali come quelli dell'amicizia e della famiglia». Il film è stato presentato come trevigiano doc, alcune scene sono un evidente omaggio alla pellicola di Germi, tant'è che perfino il vicesindaco Giancarlo Gentilini recita una piccola parte all'interno del film. Eppure "Settanta" diserta proprio la città dalla quale trae ispirazione e accoglienza: la prima sarà a San Giorgio delle Pertiche, in provincia di Padova, giovedì sera al cinema teatro Giardino. Solamente il giorno successivo arriverà a Treviso, in prima serata al cinema-teatro Embassy. Questione di tempi, a quanto pare, poco notata anche dallo stesso vicesindaco che non ha accennato allo smacco neppure durante la presentazione di ieri, a palazzo Rinaldi.
L'attesa comunque sembra esserci, anche perché molti trevigiani hanno partecipato alle riprese: 200 comparse locali su 400, un esordiente come Jgor Barbazza che dice, appunto, di sentirsi «trevigiano al 100%», e infine il Cameo dello "Sceriffo" del quale sicuramente si discuterà. Fra le tante collaborazioni c'è anche quella di Fabio Fioravanzi, giornalista televisivo, che ipotizza un ritorno della Marca sugli schermi: «Stiamo pensando ad un lungometraggio da girare nel trevigiano - spiega - per ora è solo un'idea, ma budget e storia le abbiamo, il regista potrebbe essere proprio Curreri ».
(V.M.) Com'è cambiato il costume del Nordest dopo l'esplosione della ricchezza e l'arrivo degli immigranti? Quarant'anni dopo "Signore e signori" di Pietro Germi, MauroCurreri , giovane regista allievo di Steven Soderbergh (Ocean's Eleven), con "Settanta" rilegge le nuove tendenze del costume di una regione che ha mutato pelle, ma ha anche conservato molte radici socio-culturali del miracolo economico. Il film, prodotto da Nico Maselli, sarà in anteprima nazionale - e questa è una novità assoluta per l'Alta Padovana - stasera alle 21 nella sala del cinema-teatro Giardino di S. Giorgio delle Pertiche. Subito dopo la pellicola sarà distribuita in decine di sale non solo del Nordest, perchè si tratta di una storia che rischia di lasciare lo spettatore forse non sconvolto, ma sicuramente impreparato di fronte ad un epilogo di un "classsico" triangolo, dove i ruoli non sono così definiti come sembrerebbe.
Protagonisti del film sono due avvocati, un integerrimo e l'altro sciupafemmine, legati da una profonda amicizia. Ma è proprio la moglie dell'irreprensibile Carlos a scatenare un miscuglio di sentimenti e situazioni che descrivono con intensità, ma anche con momenti di allegria, una società come quella attuale di un Nordest che, dopo la sbornia del successo, è nuovamente alla ricerca di una nuova identità sociale. Schiacciato tra vecchie sicurezze e nuove, ma insicure, frontiere sociali, dove non siamo più soli con noi stessi, come ai tempi di Germi. Il cast del film - Sandro Bovo, Claudia Faccin, Jgor Barbazza, Fabio C. Fioravanzi, Luca Dorigo, Alessia Rizzato e Giorgia Costantini - è anche questo molto giovane, capace quindi di rappresentare al meglio un tessuto sociale che è ancora in cerca (semmai riuscirà a trovarla) di una identità diversa da quella dei suoi genitori. Infine il tocco di attualità: con un passaggio, come attore, dello "sceriffo" Giancarlo Gentilini, vicesindaco di Treviso: chi meglio di lui poteva dare il placet autentico alla riedizione di Signore e signori?
Com'è cambiato il costume del
Nordest dopo l'esplosione della ricchezza e l'arrivo degli emigranti?
Quarant'anni dopo "Signore e Signori" di Pietro Germi, Mauro Curreri, giovane
regista allievo di Steven Soderbergh (Ocean's Eleven), con "Settanta" rilegge le
nuove tendenze del costume di una regione che ha mutato pelle, ma ha anche
conservato molte radici socio-culturali del miracolo economico.
Il film, prodotto da Nico Maselli, sarà in anteprima nazionale - e questa è una
novità assoluta per l'Alta Padovana - giovedi 6 dicembre alle 21 nella sala del
cinema-teatro Giardino di S. Giorgio delle Pertiche.
Subito dopo la pellicola sarà distribuita in decine di sale non solo del Nordest,
perchè si tratta di una storia che rischia di lasciare lo spettatore forse non
sconvolto, ma sicuramente impreparato di fronte ad un epilogo di un "classico"
triangolo, dove i ruoli non sono così definiti come sembrerebbe.
Protagonisti del film sono due avvocati, un integerrimo e l'altro sciupafemmine,
legati da una profonda amicizia. Ma è proprio la moglie dell'irreprensibile Carlos
a scatenare un miscuglio di sentimenti e situazioni che descrivono con intensità,
ma anche con momenti di allegria, una società come quella attuale di un
Nordest che, dopo la sbornia del successo, è nuovamente alla ricerca di una
nuova identità sociale. Schiacciato tra vecchie sicurezze e nuove, ma insicure,
frontiere sociali, dove non siamo più soli con noi stessi, come ai tempi di Germi.
Il cast del film - Sandro Bovo, Claudia Faccin, Jgor Barbazza, Fabio C.
Fioravanzi, Luca Dorigo, Alessia Rizzato e Giorgia Costantini - è anche questo
molto giovane, capace quindi di rappresentare al meglio un tessuto sociale che
è ancora in cerca (semmai riuscirà a trovarla) di una identità diversa da quella
dei suoi genitori. Infine il tocco di attualità: con un passaggio, come attore, dello
"sceriffo" Giancarlo Gentilini, vice sindaco di Treviso: chi meglio di lui poteva dare il placet autentico alla riedizione di Signore e Signori?